venerdì 26 agosto 2011

Mercoledì 17 agosto sono salito al pizzo Quadro con 5 amici.

Il giorno 16 sono salito alla chiesetta di San Rocco (m 500) dove c'era la festa e qui mi sono accordato con un amico per l' escursione del giorno dopo.
Il  giorno mercoledì 17 agosto sono salito al pizzo Quadro con cinque amici.
Ci siamo recati con due auto poco sopra Starleggia, passando per Chiavenna.
Siamo partiti alle 8,15 dall' auto (circa 1600 m) in una giornata un pò grigia a causa di una cintura alta di nubi che avvolgeva le montagne. Prima di arrivare all' alpe Morone abbiamo preso il sentiero che sale piuttosto ripido a sinistra tra i boschi di pino e che in alto arriva sugli alpeggi privi di alberi. Alle 10,05 siamo arrivati al bivacco (m 2570) che si trova appena sotto il passo del Servizio, da cui si vedeva a tratti ilmonte Truzzo. Qui c'è stata una lunga sosta fino alle 10,30, a far foto, bere e mangiare qualche dolce. Quando siamo ripartiti a causa della lunga sosta  mi ero raffreddato troppo ed avevo i brividi, che ovviamente sono passati dopo un pò che abbiamo ripreso a camminare. Siamo saliti al vicino passo, poi siamo scesi per un pò ammirando in basso sulla sinistra il bacino artificiale del Truzzo, per risalire alla bocchetta da dove si vedeva la Val Sancia. Da qui siamo saliti lungo il sentiero fra le rocce e dopo aver superato il famoso "sassone" siamo arrivati in cima al pizzo Quadro alle 11,35. C'erano altre persone salite sia prima che dopo di noi. Fra l'altro è arrivato uno del soccorso alpino della finanza che era salito in 2 ore e 15 minuti. Dopo pranzo siamo scesi di nuovo alla bocchetta. Da qui passando attraverso frane siamo scesi a quello che resta del ghiacciaio del Quadro. Poi abbiamo percorso praticamente in piano su morene tutta l' alta Val Sancia e arrivati dalla parte opposta abbiamo cominciato a scendere facendo ogni tanto delle soste per mangiare o bere qualcosa. Qui c'erano rappresentanti del CAI di Chiavenna, compreso il presidente ed alcuni ambientalisti vestiti di giallo che stavano segnando con paletti e bandierine di vernice il sentiero, che in alto era un pò scomodo sia perchè molto ripido che a causa dell' erba alta. Tre però avevano fretta di scendere e se ne sono andati velocemente. Noi invece siamo scesi con calma all' Alpe Morone a da qui all' auto. Abbiamo poi fatto una sosta a Campodolcino dove io avevo risieduto per molte estati ed ho incontrato con piacere persone amiche con cui avevo fatto molte gite. Anche un mio amico che era andato anche lui in vacanza per un paio d' anni a Campodolcino ha incontrato persone che conosceva. Siamo poi scesi a Chiavenna ed infine a Colico.