domenica 17 luglio 2011

Escursione di venerdì 15 luglio 2011

Finalmente l' altro ieri, venerdì 15, come da previsioni, è stata  una giornata senza pioggia e così ho potuto fare la camminata sul Legnone.
Dato che ha piovuto parecchio giovedì, per evitare di bagnarmi troppo sono salito nuovamente dall' Alpetto.
Partenza da casa (COLICO quota 218 m) ore 6,55- Posallo (425 m) ore 7,30 - qui (dato che finalmente hanno tolto tronchi e rami tagliati) ho potuto percorrere la strada direttisima (fatta dalle benne, durante i lavori per incanalare l' acqua dell' enorme frana incombente) che sale a Bedolesso (798 m) ore 8,10 - Alpetto (1155 m) ore 8,45 - Roccoli Lorla (1450 m) ore 9,23 (poco prima ho incontrato un grosso gregge di capre che scendeva ed ho avuto qualche discussione su chi aveva diritto di precedenza sul sentiero)-Agrogno (1844 m) ore 9,50 (quest'anno all'alpe non c'è nessuno)-sosta  alla fontana per rifornimento d' acqua di cui ho dovuto regolare il flusso perchè ne scendeva troppo poca (ore 10)- Agrogno Alto (1830 m) ore 10,30-10,35 - sosta per cioccolato - Casa di legno (2146 m) ore 11,16 - sosta per bere e mangiare frutta e cioccolato per prevenire crisi di fame - ripartenza ore 11,30 ed arrivo in cima al MONTE LEGNONE (2610 m) alle 12,24. In totale ho incontrato una dozzina di persone di cui due tedeschi. c'era anche una giovane coppia di lecchesi con cui ho fatto qualche pezzo di strada assieme. Quando sono arrivato in cima c'era un milanese con cui ho scambiato quattro chiacchere.
Quando avevo appena iniziato la discesa, ho incontrato due monzesi che stavano salendo, arrabbiatissimi perchè, partiti dai Roccoli Lorla, con l'intenzione di cercare il sentiero del Pivion e da lì salire all' Alpe Scoggione e da lì al Legnone percorrendo la direttissima, avevano girato un sacco di tempo a vuoto su e giù senza trovarlo.
Allora ho spiegato loro la strada che avrebbero dovuto fare e si sono un pò calmati.
C' era poco sole e la temperatura era piuttosto bassa. Dopo pranzo sono sceso dal nevaio del Colombano, però essendo il terreno ancora molto bagnato per le piogge dei giorni scorsi ho dovuto, in alcuni passaggi critici prestare la massima attenzione per non scivolare (sarebbe stato molto meglio scegliere altri percorsi per la discesa) e passando dall' omonimo passo (1950 m) sono arrivato al lago dell' Alpe Scoggione (1700 m). Appena sotto il passo ho sentito dei sassi rotolare: era una grassa marmotta che stava scendendo velocemente  dopo che mi aveva visto. Dopo una sosta di mezz' ora per cenare, sono sceso al rifugio del CAI (1575 m) ed ho fatto una lunga chiaccherata con il gestore del rifugio che è aperto solo nei fine settimana ( il volontario del CAI era salito venerdì sera per evitare il maltempo previsto e puntualmente arrivato sabato mattina).  Poi finalmente alle 19 mi sono deciso a scendere all' Alpe Formica (1218 m) e quindi all' Alpe Prato (958 m) dove ci sono ancora i cavalli.  Quindi sono sceso a Rusico (743 m) e cercando, con difficoltà, di difendermi da tafani e zanzare, a Fontanedo (600 m) dove sono arrivato alle 20,20 e dopo una sosta per scorta d' acqua alla fontana (Osteria del por diavul) sono sceso all' Acqua Fevra ( 452 m) e da qui a casa.